Monte Velino

Importante apertura della Regione sulla proposta di istituzione del Parco Nazionale del Velino Sirente

Il Presidente di Appennino Ecosistema plaude alla decisa svolta impressa alla politica regionale dal Presidente Pierpaolo Pietrucci

L’Aquila, 24/05/2016.  In merito alle dichiarazioni rilasciate stamattina dal Presidente della Commissione Territorio, Ambiente e Infrastrutture del Consiglio Regionale Abruzzese Pierpaolo Pietrucci, il Presidente di Appennino Ecosistema Bruno Petriccione ha dichiarato:

“Finalmente un autorevole esponente della maggioranza che governa la Regione, oltretutto con responsabilità dirette nella politica ambientale, apre ad un reale rilancio della protezione degli ecosistemi del massiccio del Velino Sirente, esprimendo interesse ad esaminare la proposta di istituzione del Parco Nazionale, lanciata meno di tre mesi fa da Appennino Ecosistema. Condivido profondamente questa nuova idea di Parco e richiedo l’immediato avvio della fase di concertazione preannunciata da Pietrucci, per esaminare carte alla mano i dettagli e la zonazione del futuro Parco Nazionale elaborata dagli esperti di Appennino Ecosistema. Dopo il sostegno aperto alla proposta di Parco Nazionale da parte delle Amministrazioni Comunali di Ocre, San Demetrio ne’ Vestini e Magliano de’ Marsi, il sostegno condizionato di quelle di Lucoli e L’Aquila e l’interesse a vagliarla da parte di molte altre, è ora l’Amministrazione Regionale che deve farsi carico di un suo attento esame, per poi formalizzare la proposta al Ministero dell’Ambiente”.

Il Presidente Bruno Petriccione ha concluso “Finalmente la Regione si accorge che l’unico modo per dare vigore al Parco Regionale è quello di attuare subito la Legge Regionale adottando i previsti ed obbligatori Piano del Parco (con relativa zonazione) e Piano di sviluppo economico e sociale, in ritardo da ormai 27 anni, in mancanza dei quali le popolazioni residenti sono tenute da decenni in un assurdo stato di carcerazione preventiva e senza alcuna possibilità di sviluppo. L’area del futuro Parco Nazionale merita una protezione e una gestione all’altezza dei suoi enormi valori ecologici, che ne fanno una delle più importanti di tutti gli Appennini per la protezione delle specie e degli ecosistemi montani”