Piano di lavoro per l’istituzione di un Parco Nazionale con confini, zonazione e regime di protezione scientificamente fondati

Prima bozza di carta del progettato Parco Nazionale del Velino Sirente

Prima bozza di carta del progettato Parco Nazionale del Velino Sirente

Premessa

Il Parco Naturale Regionale Sirente-Velino, istituito nell’ormai lontano 1989, non è mai entrato compiutamente nella necessaria operatività, comportando soltanto vincoli subiti passivamente dalla popolazione. Dopo quasi trent’anni, ancora non è stato approvato il Piano del Parco, che avrebbe potuto lanciare una gestione del territorio scientificamente fondata ed adeguata da un lato alle sue qualità ecologiche e dall’altro alle attività umane con queste compatibili: ciò dimostra l’incapacità e l’inadeguatezza dell’Amministrazione Regionale Abruzzese di gestire un’area così importante e vasta. Le Leggi Regionali sul Parco prevedevano l’entrata in vigore della relativa zonazione entro 6 mesi (LR n. 54/1989), entro 18 mesi (LR n. 23/2000) ed ancora entro 18 mesi (LR n. 42/2011), nonché nell’ultimo caso anche la possibilità di esercitare i poteri sostitutivi da parte della Giunta Regionale.

Il Piano del Parco e la Zonazione

L’istituzione del Parco Nazionale del Velino-Sirente”, oltre a garantire la conservazione del suo immenso patrimonio di biodiversità (50 comunità vegetali, 1600 specie vegetali e 200 di vertebrati), consentirebbe di procedere alla gestione razionale del territorio, attraverso una zonazione che sottoponga alla massima tutela le aree A e B ove sono presenti ecosistemi e specie di elevatissimo valore e liberalizzi gli usi tradizionali e turistici nelle aree C di “pre-Parco” ove gli ecosistemi sono meno sensibili e di minore valore-
L’intenzione di “Appennino Ecosistema” è di arrivare all’approvazione della zonazione, sulla base dei due poderosi studi già esistenti e mai utilizzati (completati nel 1998 e del 2010), già nella fase di istituzione del nuovo Parco Nazionale che avverrà, come previsto dalla Legge n. 394/1991, con Decreto del Presidente della Repubblica.

Le Doline di Ocre, già candidate a divenire Riserva Naturale Statale, sono ora proposte dai Comuni di Ocre e dell'Aquila come punta di diamante del futuro Parco Nazionale del Velino Sirente

Le Doline di Ocre, già candidate a divenire Riserva Naturale Statale, sono ora proposte dai Comuni di Ocre e dell’Aquila come punta di diamante del futuro Parco Nazionale del Velino Sirente

Le consultazioni in corso

E’ stata avviata un’intensa fase di consultazione delle 25 Amministrazioni Comunali interessate dal Parco, a partire da quelle più piccole della Valle Subequana, e di tutte le forze politiche regionali, in modo da ampliare progressivamente il sostegno alla proposta. Hanno già espresso la loro adesione, o almeno il loro interesse ad approfondire la proposta, le Amministrazioni Comunali di:
• Ocre adesione piena
• Lucoli adesione condizionata a consultazioni pubbliche
• Magliano de’ Marsi adesione piena
• San Demetrio ne’ Vestini adesione piena
• Fagnano Alto consultato
• Fontecchio interesse ad approfondire
• L’Aquila interesse ad approfondire
• Acciano interesse ad approfondire

L’elaborazione della bozza di zonazione

Gli ecologi, geologi, giuristi e conservazionisti che compongono il Consiglio scientifico di “Appennino Ecosistema” si metteranno presto all’opera per ridisegnare caratteristiche, territorio e modalità di gestione della nuova grande area protetta, sulla base dell’enorme mole di documentazione già disponibile, e innanzi tutto degli Studi finalizzati all’elaborazione del piano del Parco elaborati dall’Università dell’Aquila nel 1998 e da Agriconsulting SpA nel 2010.

Il convegno pubblico

La bozza di proposta compiuta di zonazione sarà presentata e discussa con tutti i soggetti interessati nel corso di un Convegno pubblico che si terrà a Lucoli il 22 maggio 2016, in occasione della Giornata mondiale della biodiversità proclamata dalle Nazioni Unite.

Il nuovo Parco Nazionale

Il nuovo Parco Nazionale potrebbe comprendere il territorio di tutte le aree protette del massiccio, a livello regionale, nazionale ed europeo, in linea con quanto richiesto dalla Strategia Nazionale sulla Biodiversità e dalla Strategia Nazionale di Adattamento ai

Prima bozza di carta del progettato Parco Nazionale del Velino Sirente, con i confini dei Comuni interessati

Prima bozza di carta del progettato Parco Nazionale del Velino Sirente, con i confini dei Comuni interessati

Cambiamenti Climatici, per un totale di circa 100.000 ettari. Ci troviamo infatti in una vasta area posta proprio al centro delle maggiori aree protette a livello nazionale ed europeo (i Parchi Nazionali del Gran Sasso, della Majella e d’Abruzzo), con le quali il massiccio del Velino-Sirente compone una formidabile rete ecologica, un vasto territorio di quasi 100.000 ettari protetto a livello nazionale dalla Riserva Naturale Orientata Monte Velino, a quello regionale dal Parco del Sirente-Velino (oltre che dalla Riserva Naturale Gole di San Venanzio) in Abruzzo e dalla Riserva Naturale Montagne della Duchessa nel Lazio, ed anche a livello di Unione Europea attraverso due grandi Zone di Protezione Speciale e ben sette Siti di Interesse Comunitario.

Scaricare la prima bozza di carta del progettato Parco Nazionale del Velino Sirente con proposta di zonazione (pdf 5MB)