Militarizzazione del Corpo Forestale dello Stato: Associazioni e personalità chiedono la ricollocazione negli Enti gestori delle aree protette del personale con elevate professionalità
Appello inviato oggi al Presidente del Consiglio e ai Ministri dell’ambiente, dell’agricoltura e della funzione pubblica
L’Aquila, 24/03/2016. Con il previsto assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri e relativa militarizzazione dei suoi componenti, il patrimonio di professionalità ed esperienza acquisito dal personale del Corpo Forestale nel campo dello studio, della tutela e della gestione dell’ambiente naturale e delle aree protette rischia di essere irrimediabilmente disperso. Con un appello inviato oggi al Presidente del Consiglio e ai Ministri dell’ambiente, dell’agricoltura e della funzione pubblica, personalità ed Associazioni da sempre impegnate nel mondo delle aree protette e della conservazione della natura chiedono che il personale forestale con elevate professionalità possa essere ricollocato negli Enti gestori delle aree protette a livello nazionale e regionale, in modo da non perderne la preziosa e fattiva collaborazione, già oggi in atto in moltissimi casi.
L’appello è firmato dall’Associazione Italiana dei Direttori delle Aree Protette (AIDAP), dai Direttori dei Parchi Nazionali della Majella e d’Abruzzo, da quelli dei Parchi Naturali Regionali del Sirente-Velino in Abruzzo, di Migliarino in Toscana e delle Alpi Marittime in Piemonte. Hanno aderito all’iniziativa anche Fulco Pratesi per il WWF, la Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli, Mountain Wilderness e Appennino Ecosistema. Presenti anche firme prestigiose del mondo accademico come quelle dell’ecologo Sandro Pignatti e del botanico Franco Pedrotti. Anche i sindacati dei forestali sostengono l’iniziativa, con la prima adesione da parte del Coordinatore nazionale della CGIL.
Il testo dell’appello (scaricare l’appello in pdf)
Al Sig. Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
Al Sig. Ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali
Al Sig. Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione
OGGETTO: Schema di D.Lgs. recante disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo Forestale dello Stato, ai sensi della Legge n. 124/2015, art. 8, c. 1, lett. A – Ricollocazione del personale del CFS con specifiche professionalità negli Enti gestori delle aree protette nazionali e regionali, ai sensi dell’art. 12, c. 3 dello schema di D.Lgs..
Signor Presidente, Signori Ministri,
ci rivolgiamo a Voi per segnalarvi la presenza tra il personale del Corpo forestale dello Stato (a tutti i livelli funzionali) di elevate professionalità nel campo dello studio, della tutela e della gestione dell’ambiente naturale e delle aree protette. Professionalità acquisite, oltre che in base a specifici percorsi formativi (dottorati di ricerca, scuole di specializzazione, corsi di aggiornamento e di formazione professionale, etc.), in molti anni per esperienza diretta e continuativa maturata nelle attività svolte:
• nella rete delle Riserve naturali statali gestite direttamente dal CFS, che spesso hanno costituito il nucleo determinante per l’istituzione di Parchi Nazionali e Regionali;
• nella collaborazione con gli Enti gestori dei Parchi Nazionali (ed anche talora dei Parchi e delle Riserve regionali) nel contesto dei Coordinamenti territoriali per l’ambiente del CFS istituiti in ogni Parco Nazionale;
• nell’ambito delle ricerche svolte direttamente nel contesto dei numerosi programmi di monitoraggio e ricerca ecologica.
In vista dell’emanazione e della successiva entrata in vigore del D.Lgs. in oggetto, tale patrimonio di professionalità ed esperienza rischia di essere disperso, poiché è facilmente prevedibile che una parte del personale che ne è portatore chiederà di transitare in altra Amministrazione (al fine di evitare di assumere lo stato giuridico di militare, come previsto dall’art. 14, c. 1, lett. ii del D.Lgs.), in base a quanto previsto dall’art. 12, c. 4, lett. B dello schema di D.Lgs. in oggetto. Questo rischio potrebbe essere scongiurato, valorizzando invece tale patrimonio di professionalità ed esperienza, ponendo il predetto personale direttamente al servizio degli Enti gestori delle aree protette a livello nazionale e regionale, che eviterebbero così anche di perderne la preziosa e fattiva collaborazione, in atto già oggi in moltissimi casi.
Tale possibilità è perfettamente in linea con lo spirito e la lettera della Legge n. 124/2015, art. 8, c. 1, lett. A, n. 2, e dello schema di D.Lgs. in oggetto. Infatti, in base al suo art. 12, c. 3, le Amministrazioni verso le quali sarà consentito il transito del personale del CFS che ne farà richiesta dovranno essere individuate “preferibilmente tra quelle che svolgono funzioni attinenti alle professionalità del personale da ricollocare”. A tali Amministrazioni, come previsto dalla Legge n. 124/2015, art. 8, c. 1, lett. A, n. 2, saranno anche trasferite le corrispondenti risorse finanziarie.
Chiediamo quindi che, tra le Amministrazioni di cui al DPCM che sarà emanato ai sensi dell’art. 12, c. 3 del D.Lgs. in oggetto, siano inclusi anche gli Enti gestori di aree protette a livello nazionale e regionale, in modo da ricollocarvi almeno una parte del personale del CFS che intenderà avvalersi dell’opportunità prevista dall’art. 12, c. 4, lett. B del predetto D.Lgs..
Roma, 24/03/2016
Bruno Petriccione – Presidente di Appennino Ecosistema
In nome e per conto anche di:
AIDAP – Associazione Italiana dei Direttori delle Aree Protette
Oremo Di Nino – Direttore del Parco Nazionale della Majella
Dario Febbo – Direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Oremo Di Nino – Direttore del Parco Naturale Regionale del Sirente Velino
Andrea Gennai – Direttore del Parco Naturale Regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli
Paolo Salsotto – Presidente del Parco Naturale Regionale delle Alpi Marittime
Fulco Pratesi – Presidente onorario del WWF – Italia
Fulvio Mamone Capria – Presidente della Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli
Mountain Wilderness – Direttivo Nazionale
Laurita Boni – Vice Presidente dell’Unione Bolognese Naturalisti
Grazia Francescato – Responsabile dei rapporti internazionali di Greenaccord
Franco Pedrotti – Professore emerito di botanica dell’Università di Camerino
Sandro Pignatti – Professore emerito di ecologia dell’Università di Roma “La Sapienza”
Francesca Fabrizi – Coordinatore nazionale CGIL per il Corpo Forestale dello Stato