Monthly archives: Maggio, 2016

Appello contro lo scempio legislativo delle aree protette

RC180516-S057

Il Presidente e cinque consiglieri scientifici di Appennino Ecosistema sottoscrivono una lettera aperta indirizzata al WWF Italia


LETTERA APERTA AL WWF SUI PARCHI

Cari amici del WWF Italia,  cara Presidente Donatella Bianchi,

in occasione del 50° del WWF-Italia e della concomitante elezione in Austria del primo Presidente della repubblica “verde” della storia, permetteteci come semplici  soci che nel passato hanno avuto qualche ruolo nella difesa del nostro patrimonio naturale di esprimervi  il nostro  stupore nel registrare la mancata opposizione dell’Associazione alla iniziativa del PD tenutasi a Bologna lunedì 23 maggio e basata sulla modifica  (in peggio) dell’attuale legge sui parchi 394/91. Per anni il WWF, a cui abbiamo creduto e a cui siamo affezionati, ha rappresentato il baluardo più forte contro i tentativi di vanificare una legge storica, che ha visto molti di noi impegnati a difendere i valori in cui crediamo ottenendo  un risultato che molti altri Paesi ci invidiano. Ora questi sacrifici e questi straordinari risultati rischiano di venir  vanificati  dalla Proposta di legge Caleo. Pensiamo conosciate i peggioramenti ma comunque vediamo di esprimerli in estrema sintesi:

1) Federparchi  assume la titolarità della rappresentanza dei Parchi italiani (Art. 5 bis): si assesta così l’ennesimo colpo al principio dell’autonomia di questi Enti,

2) il bilanciamento dei poteri tra l’interesse pubblico nazionale e quello locale viene alterato dando peso alle rivendicazioni locali sia nella composizione degli organismi dirigenti sia nella nomina del direttore che non verrà più nominato dal Ministro, ma sarà espressione di rappresentanze locali.  Infatti a nominarlo su indicazione del  Presidente sarà il Consiglio direttivo. Si tratta di un cambiamento che abbinato alla abolizione dell’Albo dei direttori di Parco nazionale non vedrà più il merito, l’esperienza e le competenze al primo posto ma la “affidabilità” (politica!?) nella persona che verrà indicata  dal presidente e dai rappresentanti locali. In questo senso il decadimento dei principi della 394 è particolarmente evidente .

3) vengono introdotte le royalities per i parchi che ospitano iniziative dannose per l’ambiente. Per esempio se i petrolieri danno soldi ai parchi in base al petrolio estratto come potrà l’Ente Parco mantenere una sua indipendenza nei confronti di possibili impatti negativi ambientali? Stessa cosa per oleodotti, cave, captazioni idriche (magari per imbottigliamento), impianti eolici, ecc.

4) nei consigli direttivi vengono inseriti gli agricoltori. E perché allora non anche i cavatori , pescatori, i ristoratori, i gestori dei tagli forestali  e altre categorie economiche e sociali che operano nella zona. Un Parco nazionale non è (o meglio: non dovrebbe essere) una Camera di Commercio o una consulta comunale. Anche in questo caso è evidente l’obiettivo di ridurre il peso di chi ancora spera che l’obiettivo di fondo di un Parco sia la Conservazione della Natura.

5) per quanto riguarda le zone dove potere praticare l’attività venatoria viene lasciata (se non addirittura peggiorata!) l’indeterminatezza circa l’obbligo di costituzione di Aree Contigue (Art. 32 della 394) degne di tale nome. Quella che infatti la fa da padrone è la parola “eventuale” .

E ‘comprensibile che, visti i cambiamenti della politica degli ultimi anni, vi sia chi vede la 394 che tutela i  nostri Parchi nazionali come “limitativa ” nei confronti di interessi locali rappresentati  da amministratori , imprenditori e agricoltori, ma risulta stupefacente e, per alcuni di noi abbastanza sconvolgente, che il valoroso  WWF Italia, da sempre baluardo contro lo stravolgimento dei principi base delle nostre leggi di tutela ambientale, in questo caso si adegui e forse  appoggi le modifiche peggiorative proposte.

Chiediamo a tutti gli amici veri naturalisti che ancora sono nel WWF di alzare la testa e dare battaglia cercando di fermare questo scempio come è sempre stato fatto nel passato. Questa sarebbe davvero un degno  riconoscimento dei  50 festeggiati per la fondazione dell’Associazione.

  • Francesco Mezzatesta (già Segretario generale Lipu  e già responsabile dei Verdi per i parchi)
  • Giorgio Boscagli (già Biologo/Ispettore di Sorveglianza del Parco Nazionale d’Abruzzo, Direttore del Parco Regionale Sirente-velino e del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi)
  • Vittorio Emiliani (Presidente del Comitato per la Bellezza)
  • Luigi Piccioni (Docente di Storia Economica Università della Calabria)
  • Franco Pedrotti (Professore emerito dell’Universita’ di Camerino, già Presidente della Società Botanica Italiana, Componente Consiglio scientifico Appennino Ecosistema)
  • Corradino Guacci (Presidente della Società Italiana per la Storia della Fauna “Giuseppe Altobello”)
  • Fabio Vallarola, (Direttore Area Marina Protetta Torre del Cerrano)
  • Bruno Petriccione (Presidente di Appennino Ecosistema e componente del Comitato scientifico di WWF Oasi)
  • Mimi D’Aurora (Direttivo CGIL Abruzzo)
  • Jean-Paul Theurillat (Ecologo Università di Ginevra, socio WWF – Svizzera, Componente Consiglio scientifico Appennino Ecosistema)
  • Giuseppe Rossi (già Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise; già Direttore di Federparchi)
  • Giampiero di Plinio (Professore Ordinario di Diritto Pubblico, Direttore del Dottorato in Scienze Giuridiche, Univ. G. D’Annunzio)
  • Nicola Cimini (già Responsabile Pianificazione & Urbanistica del Parco Nazionale d’Abruzzo, già Direttore del Parco Nazionale della Majella, già Presidente Delegazione WWF- Abruzzo)
  • Grazia Francescato (Responsabile Rapporti Internazionali di Greenacord, già Presidente WWF-Italia, già Presidente dei Verdi e Portavoce dei Verdi europei)
  • Caterina Artese (Direttrice Orto Botanico Riserva Naturale Regionale Lago di Penne, Componente Consiglio scientifico Appennino Ecosistema)
  • Gianfranco Pirone (già Ordinario di Botanica Sistematica Università di L’Aquila, Componente Consiglio scientifico Appennino Ecosistema)
  • Kinga Krause (Ecologa UNESCO, Polish Academy of Sciences, Componente Consiglio scientifico Appennino Ecosistema)
  • Marco Pezzotta (Geologo, Componente Consiglio scientifico Appennino Ecosistema)
  • Alfredo Mazzoni (Professore di Scienze)
  • Gherardo Ortalli (Docente emerito Università di Venezia)
  • Massimo Pellegrini (Naturalista, già Presidente Delegazione WWF-Abruzzo, ex-socio WWF)
  • Camilla Crisante (già Consigliere Nazionale WWF-Italia e già Responsabile Ufficio Parchi Provincia di Pescara)
  • Sandro Lovari (Docente U.R. Ecologia comportamentale, Etologia e Gestione della fauna, Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Siena)

 


Apertura della Regione sulla proposta di istituzione del P.N. Velino Sirente

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Importante apertura della Regione sulla proposta di istituzione del Parco Nazionale del Velino Sirente

Il Presidente di Appennino Ecosistema plaude alla decisa svolta impressa alla politica regionale dal Presidente Pierpaolo Pietrucci

L’Aquila, 24/05/2016.  In merito alle dichiarazioni rilasciate stamattina dal Presidente della Commissione Territorio, Ambiente e Infrastrutture del Consiglio Regionale Abruzzese Pierpaolo Pietrucci, il Presidente di Appennino Ecosistema Bruno Petriccione ha dichiarato:

“Finalmente un autorevole esponente della maggioranza che governa la Regione, oltretutto con responsabilità dirette nella politica ambientale, apre ad un reale rilancio della protezione degli ecosistemi del massiccio del Velino Sirente, esprimendo interesse ad esaminare la proposta di istituzione del Parco Nazionale, lanciata meno di tre mesi fa da Appennino Ecosistema. Condivido profondamente questa nuova idea di Parco e richiedo l’immediato avvio della fase di concertazione preannunciata da Pietrucci, per esaminare carte alla mano i dettagli e la zonazione del futuro Parco Nazionale elaborata dagli esperti di Appennino Ecosistema. Dopo il sostegno aperto alla proposta di Parco Nazionale da parte delle Amministrazioni Comunali di Ocre, San Demetrio ne’ Vestini e Magliano de’ Marsi, il sostegno condizionato di quelle di Lucoli e L’Aquila e l’interesse a vagliarla da parte di molte altre, è ora l’Amministrazione Regionale che deve farsi carico di un suo attento esame, per poi formalizzare la proposta al Ministero dell’Ambiente”.

Il Presidente Bruno Petriccione ha concluso “Finalmente la Regione si accorge che l’unico modo per dare vigore al Parco Regionale è quello di attuare subito la Legge Regionale adottando i previsti ed obbligatori Piano del Parco (con relativa zonazione) e Piano di sviluppo economico e sociale, in ritardo da ormai 27 anni, in mancanza dei quali le popolazioni residenti sono tenute da decenni in un assurdo stato di carcerazione preventiva e senza alcuna possibilità di sviluppo. L’area del futuro Parco Nazionale merita una protezione e una gestione all’altezza dei suoi enormi valori ecologici, che ne fanno una delle più importanti di tutti gli Appennini per la protezione delle specie e degli ecosistemi montani”


Scoperta una nuova rara specie vegetale nel futuro P.N. Velino Sirente

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Durante l’escursione di “Appennino Ecosistema” è stata scoperta la rara Fritillaria montana in Comune dell’Aquila

L’Aquila, 23/05/2016.

La flora del futuro Parco Nazionale del Velino Sirente si è improvvisamente arricchita di un altro gioiello di biodiversità, proprio nella Giornata mondiale della biodiversità proclamata dalle Nazioni Unite. Infatti ieri, domenica 21, nel corso dell’escursione di Appennino Ecosistema seguita al workshop svoltosi a Lucoli sabato 21, è stata scoperta una nuova piccolissima popolazione della rara e bellissima specie vegetale Fritillaria montana (della famiglia delle Liliaceae), conosciuta finora nel territorio del Parco Regionale Sirente Velino solo in pochissime stazioni e mai avvistata nel territorio del Comune dell’Aquila (che ancora non ne fa parte). La specie, considerata a rischio dalla Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), è presente in tutto il massiccio del Velino Sirente solo molto sporadicamente e sempre in piccolissime popolazioni.

La nuova popolazione scoperta nella zona del Monte Ocre (L’Aquila), la cui presenza è stata confermata dai botanici di Appennino Ecosistema, consiste soltanto in circa una decina di piantine. Si trova nel territorio del Comune dell’Aquila, in un’area oggi protetta solo da un Sito di Interesse Comunitario (il SIC IT711026 “Monte Sirente e Monte Velino”) e domani dalla Zona A (Riserva Integrale) del futuro Parco Nazionale del Velino Sirente.

La proposta di istituzione del Parco Nazionale, dopo il workshop di sabato scorso a Lucoli nel quale è stata presentata e discussa con gli Amministratori ed i cittadini la bozza di zonazione del futuro Parco elaborata dagli esperti di Appennino Ecosistema, diviene ogni giorno che passa più solida: sostegno aperto delle Amministrazioni Comunali di Ocre, San Demetrio ne’ Vestini e Magliano de’ Marsi, sostegno condizionato di quelle di Lucoli e L’Aquila, interesse a vagliare la proposta di Fontecchio, Castel di Ieri, Acciano e Massa d’Albe; e poi continue scoperte di nuovi elevatissimi valori ambientali (dopo l’Adonis vernalis, ora la Fritillaria montana), che fanno dell’area del futuro Parco Nazionale una delle più importanti di tutti gli Appennini per la protezione delle specie e degli ecosistemi montani.


Verso il P.N. Velino Sirente: Appennino Ecosistema presenta la zonazione

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“Appennino Ecosistema” presenta la zonazione

E il prossimo 21 maggio, a Lucoli, si terrà il workshop di “Appennino Ecosistema” per presentare le grandi ricchezze ecologiche e la zonazione del futuro Parco Nazionale del Velino Sirente

L’Aquila, 20/05/2016. La proposta di istituzione del Parco Nazionale del Velino Sirente, lanciata due mesi fa da Appennino Ecosistema, troverà un momento fondamentale domani, sabato 21 maggio, quando a partire dalle 9:00 si svolgerà un workshop aperto a tutti nel quale sarà presentata e discussa con gli Amministratori ed i cittadini la bozza di zonazione del futuro Parco elaborata dagli esperti di Appennino Ecosistema. Il workshop, che si tiene in occasione della Giornata mondiale della biodiversità proclamata dalle Nazioni Unite, sarà ospitato a Lucoli dall’Amministrazione Comunale presso il Lucoli Civic Centre (frazione S. Menna). Dopo gli interventi del Sindaco di Lucoli Gianluca Marrocchi e del Vicesindaco Rossano Soldati, il Presidente di Appennino Ecosistema Bruno Petriccione presenterà la proposta di istituzione del Parco Nazionale (che ha già trovato l’appoggio di cinque Amministrazioni Comunali e l’interesse di altrettante) e la proposta di zonazione che, nell’intenzione dei proponenti, dovrebbe accompagnare l’istituzione del Parco. Tra gli esperti che presenteranno relazioni scientifiche sull’intero territorio del futuro Parco, il geologo Silvano Agostini, il botanico Gianfranco Pirone, lo zoologo Vincenzo Ferri e l’archeologa Patrizia Tartara. Saranno poi presentati dagli Amministratori Comunali alcuni casi esemplari di valorizzazione turistica, sociale ed ecologica, tra i quali il progetto “Casa e Bottega” di Fontecchio, quello delle Doline di Ocre (dal Sindaco Fausto Fracassi) e la rete sentieristica di San Demetrio ne’ Vestini (dal Sindaco Silvano Cappelli). Seguirà il dibattito con gli Amministratori degli altri Comuni coinvolti (hanno già annunciato la loro presenza i Sindaci o i Vicesindaci di Magliano de’ Marsi, Castel di Ieri e Acciano) e con i cittadini. Il giorno successivo, domenica 22 maggio, si svolgerà poi un’escursione da Lucoli ad Ocre, aperta a tutti, attraverso il territorio del futuro Parco Nazionale.


Scoperta nuova rarissima specie vegetale nel P.R. Sirente Velino

Adonis vernalis (foto Sarah Gregg)

Scoperta una nuova rarissima specie vegetale nel territorio del Parco Regionale del Sirente Velino, proprio nell’area che si vorrebbe eliminare

E il prossimo 21 maggio, a Lucoli, si terrà il workshop di “Appennino Ecosistema” per presentare le grandi ricchezze ecologiche e la zonazione del futuro Parco Nazionale del Velino Sirente

L’Aquila, 16/05/2016. La flora del Parco Regionale Sirente Velino si è improvvisamente arricchita di un nuovo gioiello di biodiversità. Pochi giorni fa, nel corso di un’escursione del CAI, il socio di Appennino Ecosistema Luciano Del Sordo ha scoperto una nuova piccola popolazione della rarissima e bellissima specie vegetale Adonis vernalis (adonide primaverile, della famiglia delle Ranunculaceae), finora sconosciuta per l’intero territorio del Parco Regionale Sirente Velino e le cui sole piccolissime popolazioni italiane si trovano ad oltre 10 km di distanza nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La specie, ritenuta del tutto estinta in Italia fino al 1997, è stata poi rinvenuta in sette piccoli popolamenti, tutti localizzati alle pendici meridionali del Gran Sasso. Nell’Europa Occidentale, è presente solo in Austria ed in Francia, mentre è ritenuta estinta nei Paesi Bassi. A causa di tale esiguità, è considerata fortemente minacciata dalla Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) e è protetta a livello internazionale dalla Convenzione Internazionale sul commercio delle specie in pericolo di estinzione (CITES)
La piccola popolazione, la cui presenza è stata confermata dai botanici di Appennino Ecosistema, consiste in circa 500 piantine sparse su una superficie di circa 3 ettari. Si trova nel territorio del Comune di Tione degli Abruzzi, proprio in quell’area montana ricca di habitat di interesse comunitario e protetta da una Zona di Protezione Speciale dell’Unione Europea che l’Amministrazione Comunale e quella Regionale vorrebbero eliminare dal Parco Regionale.
Ha dichiarato in proposito Fabio Conti, consigliere scientifico di Appennino Ecosistema ed uno dei massimi esperti della flora appenninica: “Si tratta di una scoperta eccezionale, che amplia verso Sud-Est l’areale noto della specie, fortemente minacciata ed in pericolo di estinzione. La protezione del suo territorio è quindi un imperativo categorico, se si vogliono rispettare le norme internazionali, tutelare la biodiversità ed agire secondo il comune buon senso”.
La proposta di istituzione del Parco Nazionale del Velino Sirente, lanciata due mesi fa da Appennino Ecosistema, troverà un momento fondamentale sabato prossimo, 21 maggio, quando a partire dalle 9:00 si svolgerà un workshop aperto a tutti nel quale sarà presentata e discussa con gli Amministratori ed i cittadini la bozza di zonazione del futuro Parco elaborata dagli esperti di Appennino Ecosistema. Il workshop, che si tiene in occasione della Giornata mondiale della biodiversità proclamata dalle Nazioni Unite, sarà ospitato a Lucoli dall’Amministrazione Comunale presso il Lucoli Civic Centre (frazione S.Menna). Vi prenderanno parte geologi, botanici, zoologi ed archeologi che illustreranno il patrimonio ecologico e la proposta di zonazione del futuro Parco Nazionale. Saranno poi presentati dagli Amministratori Comunali alcuni casi esemplari di valorizzazione turistica, sociale ed ecologica, tra i quali il progetto “Casa e Bottega” di Fontecchio, quello delle Doline di Ocre e la rete sentieristica di San Demetrio ne’Vestini. Il giorno successivo, domenica 22 maggio, infine, si svolgerà un’escursione da Lucoli ad Ocre, attraverso il territorio del futuro Parco Nazionale.
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Sabato 21 maggio, workshop aperto a tutti

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Workshop aperto a tutti.
Sabato 21 maggio 2016, ore 9:00

Lucoli Civic Centre, Lucoli (AQ), frazione S.Menna.

In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità proclamata dall’ONU, Amministratori, ricercatori, ecologisti, ambientalisti e semplici cittadini si incontrano per discutere insieme sulla proposta di istituzione del Parco Nazionale del Velino Sirente e sulla relativa bozza di zonazione elaborata dagli esperti di Appennino Ecosistema

Programma

Ore 9:00 Intervento di benvenuto
Gianluca Marrocchi, Sindaco di Lucoli
Ore 9:10 La peculiare biodiversità del territorio di Lucoli
Rossano Soldati, Vicesindaco di Lucoli
Ore 9:20 Presentazione della proposta di istituzione del Parco Nazionale e zonazione
Bruno Petriccione, Presidente di Appennino Ecosistema
Ore 9:40 Il patrimonio geologico del Parco Nazionale
Silvano Agostini, Consigliere scientifico di Appennino Ecosistema
Ore 10:00 Il patrimonio botanico del Parco Nazionale
Gianfranco Pirone, Consigliere scientifico di Appennino Ecosistema
Ore 10:20 Il patrimonio zoologico del Parco Nazionale
Vincenzo Ferri, Consigliere scientifico di Appennino Ecosistema
Ore 10:40 Il patrimonio storico-archeologico del Parco Nazionale
Patrizia Tartara, ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerca
Ore 11:00 Il progetto “Casa e Bottega” per la rivitalizzazione del Comune di Fontecchio
Sabrina Ciancone, Sindaco di Fontecchio
Ore 11:20 Il progetto di valorizzazione turistica delle Doline di Ocre
Fausto Fracassi, Sindaco di Ocre
Ore 11:40 La nuova rete sentieristica del Comune di San Demetrio ne’Vestini
Silvano Cappelli, Sindaco di San Demetrio ne’Vestini
Ore 12:00 Interventi di Ambiente e/è Vita, Italia Nostra, Legambiente, Mountain Wilderness, Pro Natura, Salviamo l’Orso e WWF
Ore 12:30 Ore 12:30 Interventi degli Amministratori locali e dei cittadini
Ore 13:30 Chiusura del workshop

Iphiclides-podalirius-MJ2707-C007-QIL GIORNO SUCCESSIVO, DOMENICA 22 MAGGIO, SI TERRA’ UN’ESCURSIONE CON PARTENZA ALLE ORE 9:00 DA CASAMAINA DI LUCOLI ED ARRIVO A SAN MARTINO D’OCRE, NEL CUORE DELLA NUOVA AREA DEL PARCO NAZIONALE
(la partecipazione è libera, per organizzare il rientro alla località di partenza saranno presi accordi durante il workshop)

Dopo il workshop, alle ore 15, si riunirà nello stesso luogo l’Assemblea ordinaria di Appennino Ecosistema, riservata agli aderenti.


COME ARRIVARE AL LUCOLI CIVIC CENTRE
Si tratta di un grande edificio, costruito dopo il recente sisma, che sorge nei pressi del campo sportivo della frazione S. Menna di Lucoli, a quota 900 m s.l.m.. Come riferimento per il navigatore, impostare Via S. Menna 36, Lucoli. Coordinate geografiche: N 42 18 46 E 13 19 08 .
Provenendo dall’A24, uscire a L’Aquila Ovest, prendere la SS 17 in direzione Antrodoco, svoltare a sinistra in direzione Lucoli e percorrere la SR 584 fino alla frazione Casavecchia, dove si svolta a destra in direzione S. Menna e si arriva in breve a destinazione (totale 13 km, tempo di percorrenza 20 minuti circa).

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Workshop: Verso il P.N. Velino Sirente

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In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità proclamata dall’ONU, Amministratori, ricercatori, ecologisti, ambientalisti e semplici cittadini si incontrano per discutere insieme sulla proposta di istituzione del Parco Nazionale del Velino Sirente e sulla relativa bozza di zonazione elaborata dagli esperti di Appennino Ecosistema.